martedì 30 settembre 2008

Frega un cazzo io ci credo!

E siccome me ne frega anche uno stracazzo, posso permettermi il lusso di mandare a qual paese, il signor "Zeus" della situazione!

domenica 28 settembre 2008

Sassi


Avevo comprato sei sassi.

Tre per te, tre per me.

Erano un simbolo.

Tre per te, tre per me.

I miei li avevo messi in un portamonete da Euro,

li tenevo dentro il mio inseparabile zaino.

A volte pesavano, altre no.

Un giorno ho preso il portamonete con i tre sassi, l ho buttato del finestrino.

Non ho mai buttato niente per strada, è stata la prima volta.

Il mio zaino è diventato più leggero e il mio cuore libero.

Ho un solo rimorso,

quello di avere sporcato la strada.


giovedì 25 settembre 2008

Costanza


Oggi ho chiesto a Guido e ai bambini di assentarmi da loro
Accovacciata sul divano bianco del salone, circostanziato angolo di pace, ascolto una Ballata di Brahms.
A poche ore dal nostro ultimo incontro cerco di capire perchè sono andata via da te ancora una volta.
Perchè si sono insinuati, nel chiarore di questo periodo così intenso i primi dubbi?
Non ho mai chiesto niente della tua vita fuori da me.
Ti ho subito amato con incoscienza, ho censurato ogni possibile processo di selezione, ma qualcosa ha iniziato a non piacermi.
Ho visto il tuo lato piccolo borghese. Per giustificarti ho pensato che anch' io ho una famiglia.
Sono cresciuta in un melting pot degli affetti e delle eccezioni, in una famiglia ricca e poi indebitata e confusa; con un padre morto troppo presto e una madre che non trovo ragione per amare.
Quando ho sposato Guido desideravo una famiglia senza steccati ideologici, un luogo dei sentimenti dove ridere e giocare, piangere ed emozionarsi, leggere e coltivare intelletto e spirito. Le tue proposte, un cinema, i giardini con le bambine, sono piccoli espedienti, scorciatoie che non riesco ad accettare.
L' organizazione del nostro quotidiano mi fa sentire un pesce fuor d' acqua. Ho raggiunto ciò che avevo programmato: un lavoro che adoro, un buon marito, dei figli.
Il mio amore per te ha urgenze che il quotidiano non contempla.
Non ho la stoffa dell' amante. E neanche dell' amica.
Ho bisogno di appartenere a qualcuno.
E voglio che qualcuno appartenga a me.Non divido niente.
Tu hai trovato un settore dove collocarmi. Io eccedo.
Ce l' ho, una famiglia. E non sai quanto li amo.
Quanto sono straordinari nella loro impefezione.
E quanto appagano la mia necessità di struttura.
Un luogo da colmare di gesti, parole, tenerezze, serenità.
Cerco di insegnare loro a sopportare la fragilità.
Vorrei riuscire a non avere così bisogno di essere amata.
E' che in me l' amore crea dipendenza, vulnerabilità, esigenze.
Le donne che hanno un amante gestiscono un tempo che è distante da noi.

Tento continuamente di fuggire da te.

C.

martedì 23 settembre 2008

Ho: Pulci, Zecche, Acari, Tenie, Ossiuro, Fliaria ma soprattutto ho la RABBIA!


Nei treni solo cani piccoli e in gabbia.


Via i cani, via le zecche. La sintesi forse è eccessiva. Ma è più o meno così che il Gruppo Ferrovie dello Stato intende occuparsi del problema di pulci e affini nei vagoni. Dal primo ottobre, infatti, non sarà più possibile far salire sui treni cani di media e grossa taglia, cioè quelli che pesano più di sei chili. Mentre i più piccoli, e tutti gli altri animali, dovranno viaggiare dentro il trasportino.


http://www.corriere.it/animali/08_settembre_22/trenitalia_limitazioni_cani_obbligo_trasportino_ad0fd976-8868-11dd-ae52-00144f02aabc.shtml

Questo articolo mi fa pensare e non poco, sulla poca serietà di Trenitalia, o meglio sulla serietà che vorrebbe dimostrare di avere, ma non ha.

Ho pesato i miei cani, la Trudy e l' Orazio
( quelli nella dx del blog nominati "loro") pesano 5 Kg, quindi potrebbero salire sui treni, invece Bramby ( nominato con "lui") pesa Kg 7,5 a lui sarebbe pregiudicato un viaggio in treno con me.

Premesso che tutti i cani dovrebbero essere trattati con gli antiparassitari, sono straconvinta che chi viaggia con il proprio animale a maggior ragione non abbia alcun motivo per non farlo, ergo il problema non sussiste.

Dopodichè mi viene un' altro pensiero, che differenza c'è dalle pulci che si porta addosso un cane grosso da quelle di un cane piccolo? Forse quelle che scelgono il mantello peloso di un Bassotto hanno il pedigree? Boh, mi informerò con chi di competenza, anche perchè come tutti sapete i trasportini non sono a tenuta stagna, hanno delle aperture e le pulci e zecche si sa, migrano, ma quelle firmate evidentemente per la dirigenza Trenitalia non lo fanno.

Secondo me il vero problema è un' altro, la zozzuria che c'è sui nostri
" bellissimi" treni è aimè umana, non so chi di voi si sia avventurato in un viaggio dal nord al sud della nostra bell 'Italia e abbia provato ad andare in bagno, vi assicuro che il viaggio dopo lo si fa con il catetere incorporato.

Provate a guardare sotto i sedili e vi garantisco che la volta successiva vi attezzerete con tute antiqualsiasicosanonbendefinita ( presto saranno commercializzate).

La mancanza di igiene è sotto gli occhi di tutti i viaggiatori di Trenitalia, gli zozzoni peggiori hanno la posizione eretta, hanno a disposizione acqua e sapone, hanno un cervello che dovrebbe pensare invece sparano cazzate a destra e a sinistra.

Trenitalia: " Ma vai un po' a fare in culo anche te và!"

domenica 21 settembre 2008

venerdì 19 settembre 2008

mercoledì 17 settembre 2008

Grazie, tu sì che sei un benefattore!







Sto facendo 10 ore al giorno per sei giorni la settimana, ho bisogno di biglietti rosa per poter far fronte ai debiti contratti la casa, per pagare l 'acqua, l' enel, le assicurazioni delle auto, l' immondizia, il gas, insomma a tutte quelle cose che svolazzano nella buca delle lettere, che è molto poco allegra.

Esco la mattina alle otto e un quarto e praticamente rientro alle otto di sera, ho la casa che fa schifo perchè mi resta solo la domenica per lavare, stirare, sistemare qualcosa, insomma quelle cose che una donna fa di norma, io le faccio strisciando, ma fa lo stesso.

Mio figlio sta facendo 10 ore al giorno per cinque giorni la settimana sempre per i motivi elencati sopra e il sabato fa cemento con il muratore per risparmiare sulla mano d' opera.

Mia figlia è apprendista e non può fare più di otto ore al giorno perchè sarebbe fustigata in piazza.

Per tutto questo ringrazio SUA MAESTADE IL CAVALIERE, Che è riuscito a detassare gli straordinari e ci fa sentire dei ladri autorizzati, perchè con le mie dieci ore porto via lavoro a una persona che potrebbe aiutarmi, mio figlio ruba un pezzo di pane a un potenziale altro operaio e scippa lavoro a un manovale che potrebbe lavorare a casa nostra.

Mia figlia invece è proprio disonesta, non può rubare nulla, ma arriverà anche il suo tempo.

Grazie Silvio per essere riuscito a renderci tanto egoisti da essere obbligati a guardare solo il nostro interesse, ci stai facendo del bene, farai crepare noi gobbi e altri di stenti......

SUSUSU un' altro piccolo sforzo e potrai andare da S.Pietro a rendergli conto di quanto bene hai fatto per l 'Italia e per i suoi abitanti, noi ti faremo un mezzo busto in giardino!

Con scritto sopra

" EI FU IL BENEFATTORE CON LA FACCIA DA DIDIETRO"



venerdì 12 settembre 2008

Giuanin Pet'pet'sigala fasia l'aviatur, mancaie la bensina pisaie nt'al mutur

Per Air France gli esuberi erano 2.000 e non andava bene.
Adesso sono 3500/7000, vedo che Super-Silvio sa contare molto bene, è in gamba!

mercoledì 10 settembre 2008

Mah, sarà se lo dice lui, può essere, però, insomma non so...

Sono andata sul blog di Tenebrae che è " il blog che ti aiuta"
( in particolare me che sono stordita non poco) e ho trovato una cosa divertente ovvero come si fa a scoprire in " nikname ancestrale", che non so bene a cosa serva ma è carino da fare.
Dovete sapere che prima di fare i passi che sono elencati, ero sicura che il mio sarebbe stato:


SMETTILA DI FUMARE BRUTTA IDIOTA.

Invece, ne azzaeccassi mezza, è uscito:




Permettetemi di accampare dei dubbi sul mio Nikname.

http://creareblog.blogspot.com/

Io non so chi ci lascierà la testa, ma qualcuno di sicuro

Brontolo, Pisolo e Jesolo di Eugenio Benetazzo
Pubblicato il 10/09/2008

Cominciamo a fare un bilancio a consuntivo sulla fine dell'ultima stagione turistica e vediamo se troviamo dei punti di tangenza con il più grande salvataggio finanziario della storia americana sui due colossi Fannie Mae e Freddie Mac. In prima battuta abbiamo i mass media che sembrano non accorgersi di come in Italia ci sia stato un crollo delle presenze turistiche, stiamo parlando di un milione di turisti in meno, corrispondenti a un - 35 % per le giornate feriali ed un - 15 % nei weekend. Dati che fanno decisamente crollare una delle industrie più floride che avevamo un tempo in Italia: quella turistica. L'incoming turistico si è ormai modificato già da qualche anno, trasformandosi in orde di famiglie morte di fame dell'Europa dell'Est (unite a quelle italiane) che passano una settimana nella Riviera Adriatica in alberghi da 20 euro a notte. Prendete Rimini (una volta la capitale del turismo italiano) e guardate come si è trasformata progressivamente in nemmeno dieci anni.

A fronte di una barbarica orda di morti di fame (che acquista la mortadella e la birra al supermercato per consumarle nelle camere di alberghi ormai fatiscenti) si contrappongono copiose schiere di miliardari russi (con le loro accompagnatrici dai facili costumi) che rappresentano l'essenza del capitalismo marcio del nuovo secolo: da Cortina a Capri, da Forte dei Marmi alla Costa Smeralda, da Taormina al Lido di Venezia, sono ormai gli unici che fanno la bella vita, sperperando all'inverosimile capitali e risorse che mai hanno meritatamente quadagnato. Sono loro che stanno sostenendo il mercato immobiliare, soprattutto nelle aree turistiche, comprando alla cieca il nuovo ed il vecchio, senza badare al prezzo. Forse perchè l'esigenza primaria non è l'investimento immobiliare ma il riciclo di denaro di dubbia provenienza. Hanno talmente comprato spingendo i prezzi in alto, al punto da portare i miniappartamenti a Jesolo al modico importo di 500.000 euro. Vorrei conoscere l'investitore italiano (per non chiamarlo il pirla della situazione) che si compra per quell'importo un buco in una località che vive di turismo si e no due mesi all'anno, con il sole ad intermittenza, il mare che assomiglia ad una fogna a cielo aperto ed infine l'allegra compagnia di zanzare di giorno e di notte !

Possiamo suddividere l'imprenditoria turistica in Italia in due grandi classi (anche se qualcuno si salva ancora, ma rappresenta una morente minoranza all'interno di prosperosa maggioranza): la classe dei Brontolo e quella dei Pisolo. La prima si lamenta, brontola appunto, di come ormai il mercato del soggiorno turistico si sia frantumato, ridotto, trasformato quasi svanito, sostituito da un puerile turismo hit and run italiano (stile mordi e fuggi) che a stento trova una sua posizione di nicchia tra le orde dei nuovi morti di fame. La seconda classe, quella dei Pisolo, è più infantile, quasi fanciullesca, infatti mentre pisola, quindi dorme, si sollazza a sognare. E sogna i decenni nel passato in cui il benessere italiano lo si misurava dalle due settimane in pensione completa di tutta la famiglia, in cui non ci si faceva mancare nulla, dai bomboloni alla crema al cono con quattro palline di gelato per i bambini in spiaggia.

Sia Brontolo che Pisolo purtroppo nel pieno della loro vocazione imprenditoriale non hanno fatto i conti con le diaboliche trasformazioni socioeconomiche che lentamente si sono verificate in questi ultimi dieci anni: prima fra tutte la distruzione della capacità di risparmio. Senza risparmio non vi è futuro: da secondo popolo al mondo per propensione al risparmio siamo scivolati, per non dire piombati, miseramente sul fondo della classifica. L'Italiano medio non risparmia, anzi deve andare a prestito per evitare l'apnea finanziaria. Quando il portafoglio si contrae, si inizia a tagliare il superfluo (quindi le vacanze, anche se le vacanze di superfluo hanno veramente poco, rappresentano un momento di appagamento sociale nella vita di ognuno di noi). Comunque grazie al ricorso al debito qualche migliaia di scellerati hanno ugualmente deciso di trascorrere una vacanza, anche se non capisco che tipo di beneficio psicofisico possa avere un momento di svago realizzato con questa architettura finanziaria.

Brontolo e Pisolo non si stanno ancora rendendo conto di quello che sta accadendo nel loro settore ed attorno a loro, più che brontolare sulla attuale situazione congiunturale e sognare le geste di un passato che non rivedranno mai più, oltre non sanno fare. Proprio come tanti altri imprenditori italiani in altri settori dell'economia che hanno prosperato sin tanto che la torta era grande per tutti, vi era risparmio generato ogni mese e la globalizzazione non aveva ancora fatto capolino. Diverso è avere vocazione e spirito imprenditoriale dall'essere un imprenditore. Proprio per questo motivo oggi abbiamo aziende che si sforzano scioccamente a stare in piedi quando non comprendono che sono innanzi ad un mutamento di scenario epocale, e per questo dovrebbero quanto prima abbandonare la nave prima che essa trascini quel poco messo da parte nel fondo dell'abisso.

Quanto è accaduto con il salvataggio di Fannie Mac e Freddie Mae non si discosta molto dalla lettura sin qui proposta: che sia un albergo nell'adriatico o qualsiasi altra attività imprenditoriale il destino è tristemente segnato. Il debito e la sua facilità di accesso ha consentito a molti paesi di continuare a consumare come se nessuno si stesse accorgendo di quanto stava accadendo. Dall'acquisto della prima casa con i mutui ad intervento integrale, alle vacanze a rate, alle carte di credito revolving (la prossima bolla che scoppierà entro un anno), tutto questo ha portato ad una saturazione finanziaria nel lungo termine insostenibile.
Crollo dell'incoming turistico e salvataggio delle due grandi banche americane vengono affrontati dai mass media con lo stesso approccio: l'importante è nascondere e non far trafugare la sostanzialità del problema (ovvero che ci troviamo innanzi ad una depressione economica senza precedenti). Tutti i mass media sono in pole position per magnificare il salvataggio finanziario che permetterà al sistema (o forse dovremmo definirlo il malato moribondo) di continuare a stare in piedi. Nessuno si sofferma a sottolineare come i relativi titoli azionari si siano ormai polverizzati (solo Lunedì 8 Settembre le quotazioni hanno collassato oltre l'80 %) e di come queste mega iniezioni di liquidità si ripercuoteranno sulle spalle e sui portafogli del popolo americano, andando a peggiorare ulteriormente lo scenario socioeconomico della scassata locomotiva statunitense.

Assistiamo ormai da un anno ad interventi straordinari da parte di tutte le banche centrali del pianeta nel penoso tentativo di tappare ogni falla che inizia ad aprirsi, con risultati piuttosto preoccupanti. In realtà non si fa altro che continuare a spostare in avanti il giorno del decesso. Il PIL mondiale è palesemente in recessione, nemmeno sull'euro si crede più visto il recente crollo estivo, a dimostrazione che anche l'Europa presto avrà le sue banche in difficoltà. A tal proposito vi consiglio di detenere sotto forma liquida più denaro possibile (nel senso di banconote cartacee). Due anni fa venni bannato come un catastrofista dalla penna facile proprio dal personale di banca che adesso si ritrova a casa licenziato: vedete voi a chi credere d'ora innanzi. Fatevi questa domanda: chi salverà le banche europee che non possono essere salvate dalla BCE e non possono contare sugli intervento di stato ? Purtroppo l'intero pianeta è un'economia che si basa ancora sul dollaro, per quanto l'euro abbia fatto sentire in questi ultimi due anni la sua voce. Non vi è soluzione indolore al male che ha colpito l'intero sistema economico, la convergenza diabolica di quattro variabili in crisi: risparmio, investimenti immobiliari, energia e materie prime.

Un sistema economico cessa di esistere quando non sono più controllabili i soggetti economici coinvolti e quando il benessere cessa di essere diffuso in maniera capillare. In molti considerano il crollo del muro di Berlino (09/11/1989) come l'evento storico che ha messo fine al comunismo o meglio come l'evento che ha spronato al cambiamento ed alla rivoluzione da un sistema economico che aveva portato e causato povertà e malessere sociale (nonostante promettesse esattamente il contrario). Dal punto di vista puramente economico io sostengo che dovrebbe essere il Natale dello stesso anno con la fucilazione di Nicolae Ceausescu, la data che individua il punto di non ritorno. Il dittatore rumeno venne barbaramente trucidato mediante fucilazione assieme alla moglie Elena in seguito alla sentenza casalinga di un tribunale volante del popolo che lo aveva accusato di aver distrutto l'economia nazionale, aver condotto la popolazione rumena alla povertà ed aver consentito ad alcune corporations di accumulare illegalmente enormi ricchezze.

Io sto aspettando. Sto aspettando quello che presto verrà scritto nei libri di scuola nei prossimi anni: qualcuno pagherà per quello che sta accadendo in quest'epoca. Proprio come Ceausescu per la Romania con il suo regime comunista, anche oggi qualcuno ben individuato sta portando molti paesi drogati dalle false aspettative del suo regime economico (la globalizzazione) ad uno stadio di povertà, disagio e malessere sociale per tanti ed in uno spudorato arricchimento per pochi. Quando l'esasperazione economica sarà portata all'estremo, si tratterà solo di aspettare la conseguente rivoluzione sociale proclamata dai tanti Brontolo e Pisolo e la successiva quanto salutare fucilazione di un altro Ceausescu.

lunedì 8 settembre 2008

Un grido di dolore

Per te, che quando vedi un cane camminare sul ciglio della strada non hai tempo per fermarti.

Per te, che quando vedi un cane legato a un metro di catena, ma non è affar tuo.

Per te, che se un cane soffre non senti il suo lamento, perchè solo la tua voce deve essere udita.

Per te , che dici di "amare" gli animali, ma nei fatti non porti nemmeno rispetto per loro.

Per te, che dissemini le colline di colli di galline con il cianuro, perchè la volpe ti da danni.

Per te, che regali un cane a tuo figlio come se fosse un pupazzo.

Per te, che ti sei fatto le vacanze, ma il tuo cane non era con te.



domenica 7 settembre 2008

Sul treno di pulcinella

La storia più o meno la conosciamo. I tifosi del Napoli decidono di andare a Roma per la partita. C'è chi ha il biglietto e chi no. l e carrozze non sono sufficienti: Trenitalia subito si attiva, e per miracolo ne spuntano altre, affinché lorsignori non debbano viaggiare stipati come sardine. Perchè ci sarebbero sì utili che partirebbero dopo, ma i tifosi che non viaggiano tutti insieme non sono contenti.
Il questore Partenopeo pensa sia meglio far salire in carrozza quei bravi guaglioni anche a costo, per fare posto, di far scendere chi il biglietto l ha già pagato ma non porta al collo una sciarpa biancoceleste: ragione di ordine pubblico. La tifoseria ringrazia, e causa a convoglio danni per 500.000 euro, cui se ne aggiungono altri 60.000 agli autobus che dalla stazione Termini li hanno trasferiti allo stadio.
Tra i 1500 esagitati la polizia individua tre scalmanati, scarcerati dopo la convalida dei fermi: saranno processati per direttissima.
Lo faccio, metto infila dei dati: da una parte ci sono 3.000 militari che il nostro paese aggiunge ai 300.000 tra carabinieri, finanzieri e compagnia cantante. Poi ci sono i 1.500 esagitati, magari non tutti delinquenti: ma basta che nella massa si infiltri qualche centinaio di arruffapopoli e la masnada diventa difficile da gestire.
Ci sono anche i pendolari, che ogni santo giorno viaggiano come acciughe in barile, su carri bestiame e ai loro sacrosanti lamenti nessuno presta orecchio: forse perchè non tifano Napoli.
E c'è l' Italia, che mi chiedo che paese stia diventando: sempre più repubblica delle banane devota a Santa Chiquita. Abbiamo 303.000 tra agenti e soldati pronti per difenderci, ma in 1.500 tifosi si prendono un treno come e quando vogliono, lo restituiscono a pezzi, e di responsabili se ne arrestano solo tre.
Se il ministro dell' interno fossi io, al tifo organizzato che sfascia i treni direi: siete organizzati? La prossima trasferta ve la organizzate in automobile. cinque per macchina e la benzina ve la dividete. In treno si sale solo con il biglietto, e non uno di più per vagone.
All' orario giusto il treno parte. Disordini sul treno? Alla stazione d' arrivo i viaggiatori normali scendono e i tifosi restano lì: tutti schedati, nessuno va allo stadio, tanto per cominciare. E chi rompe paga.
Perchè quella di Domenica scorsa era solo la prima giornata di campionato.
O si ristabiliscono le regole subito, o più passa il tempo e peggio sarà.
Perchè infatti ho tanta paura che così vadano le cose, nel paese di Santa Chiquita, governato dai pulcinella.

Enrico Bassignana

sabato 6 settembre 2008

La rivoglio!!!!


CALDEROLI,PIUTTOSTO CHE REINTRODURRE ICI MI BRUCIO.

martedì 2 settembre 2008

Ricordi

Tanti, tanti anni fa quando mi sentivo triste, sola e stanca prendevo la vespa, salivo la montagna e guardavo giù.
Vedevo questo, che qui non è il massimo, ma dal vivo era bellissimo, mi mettevo seduta su un sasso, accendevo una sigaretta e mi distraevo cercando dall' alto il campo sportivo, la vietta che si vedeva poco, il vecchio cinema che stava chiudendo, finchè lo scoramento e il senso di solitudine se ne andavano e ero pronta ad affrontare il giorno dopo.
Adesso cosa potrei guardare?