A volte mi fermo per riprendere fiato, poi ricomincio senza guardare indietro, potrei prendere un palo e rompermi la testa se lo facessi.
sabato 10 dicembre 2016
giovedì 1 dicembre 2016
martedì 20 settembre 2016
L'egoista e il falso
L'egoista è chi fa un azione a suo interesse e riesce a farti
credere che sia per farti un favore o un regalo.
Molto spesso il falso e l' egoista coabitano.
venerdì 26 agosto 2016
Ai miei figli. Pagina 116.
Dicono che si può apprezzare realmente un giardino soltanto quando si raggiunge una certa età, e suppongo che ci sia un fondo di verità in questa affermazione. Probabilmente ha a che fare con il grande cerchio della vita. C' è qualcosa di miracoloso nel vedere l' incontenibile ottimismo delle nuove gemme dopo un inverno cupo, una sorta di piacere nel registrare il cambiamento ogni anno, nell' osservare il modo in cui la natura sceglie il mettere in mostra diverse parti del giardino quando sono al massimo del loro splendore. Ci sono stati momenti- quelli in cui il mio matrimonio si è rivelato un po' più affollato di quel che avevo previsto- in cui il mio giardino è stato un rifugio, e altri in cui è stato gioia.
Ma ci sono starti momenti in cui, francamente, è stato fonte di dispiacere. Non c'è nulla di più deludente che creare una nuova bordura e non vederla fiorire, o trovare una fila di splendidi Allium distrutta nottetempo da qualche subdolo colpevole. Ma anche se mi lamentavo della mancanza di tempo, dello sforzo necessario per prendersene cura e del fatto che le articolazioni protestassero dopo un pomeriggio passato ad estirpare erbacce, o che le unghie non sembrassero mai pulite, nonostante tutto questo, io amavo il mio giardino. Amavo il piacere sensuale di stare all' aria aperta, amavo i suoi profumi, a sensazione della terra sotto le dita, la soddisfazione nel vedere le cose vivere e splendere, prigioniere della loro effimera bellezza
Ma ci sono starti momenti in cui, francamente, è stato fonte di dispiacere. Non c'è nulla di più deludente che creare una nuova bordura e non vederla fiorire, o trovare una fila di splendidi Allium distrutta nottetempo da qualche subdolo colpevole. Ma anche se mi lamentavo della mancanza di tempo, dello sforzo necessario per prendersene cura e del fatto che le articolazioni protestassero dopo un pomeriggio passato ad estirpare erbacce, o che le unghie non sembrassero mai pulite, nonostante tutto questo, io amavo il mio giardino. Amavo il piacere sensuale di stare all' aria aperta, amavo i suoi profumi, a sensazione della terra sotto le dita, la soddisfazione nel vedere le cose vivere e splendere, prigioniere della loro effimera bellezza
lunedì 15 febbraio 2016
La parola avrà un valore oppure no?
Quindi....
Io che non mi sono mai guardata solo la punta delle scarpe da quando avevo 16 anni, non mi sento cretina e non sono molto ubriaca, posso dire di sentirmi presa in giro.
Il sentirmi è collocabile a qualche tempo fa.
Come faccio ad averne la certezza?
Non mi sono svegliata una mattina con il Bite a mo' di chewingum, ma va là!
Per averne la certezza bisogna possedere una memoria visiva e delle parole molto retroattiva.
Faccio un esempio, non sono fisionomista, per questo a volte faccio delle figure di merda che eviterei, ma ho una memoria per cui so dire dov' eri e cosa stavi facendo quando mi hai detto delle cose, non mi ricordo cosa indossavi, potevi essere appena uscito dalla stalla o da un estetista, per me faceva lo stesso, ma le tue parole non le dimentico, i tuoi gesti non dimentico, a meno che in quel momento tu stia dicendo dei pettegolezzi idioti, in quel caso ho con me un bel sacco dell immondizia in cui getterò tutto nel momento del saluto.
Io che non mi sono mai guardata solo la punta delle scarpe da quando avevo 16 anni, non mi sento cretina e non sono molto ubriaca, posso dire di sentirmi presa in giro.
Il sentirmi è collocabile a qualche tempo fa.
Come faccio ad averne la certezza?
Non mi sono svegliata una mattina con il Bite a mo' di chewingum, ma va là!
Per averne la certezza bisogna possedere una memoria visiva e delle parole molto retroattiva.
Faccio un esempio, non sono fisionomista, per questo a volte faccio delle figure di merda che eviterei, ma ho una memoria per cui so dire dov' eri e cosa stavi facendo quando mi hai detto delle cose, non mi ricordo cosa indossavi, potevi essere appena uscito dalla stalla o da un estetista, per me faceva lo stesso, ma le tue parole non le dimentico, i tuoi gesti non dimentico, a meno che in quel momento tu stia dicendo dei pettegolezzi idioti, in quel caso ho con me un bel sacco dell immondizia in cui getterò tutto nel momento del saluto.
Quando studiavo, se ascoltavo il professore e prendevo appunti facendo frecce a gogò il libro di testo restava praticamente intonso,
Questo modo di essere alla fine risulta essere un problema, sarebbe molto meglio ricordare i vestiti e le scarpe piuttosto delle parole, il vestito non tradisce le parole messe vicine ai fatti sì.
E la cosa più bella, il top della situazione è continuare a dire
che non mi hai presa per il culo, e non credo che si possa far questo inconsapevolmente, lo sai dall' inizio.
E io dentro di me all' inizio mi incazzo poi sorrido.
Anche la coerenza, come il cibo buono. è cosa d' altri tempi.
Questo modo di essere alla fine risulta essere un problema, sarebbe molto meglio ricordare i vestiti e le scarpe piuttosto delle parole, il vestito non tradisce le parole messe vicine ai fatti sì.
E la cosa più bella, il top della situazione è continuare a dire
che non mi hai presa per il culo, e non credo che si possa far questo inconsapevolmente, lo sai dall' inizio.
E io dentro di me all' inizio mi incazzo poi sorrido.
Anche la coerenza, come il cibo buono. è cosa d' altri tempi.
giovedì 21 gennaio 2016
Lingua Piemontese
fonte:Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera
sabato 9 gennaio 2016
Blog perso.
Mi sono girata un attimo, proprio solo un momento e sono passati due anni o forse più.
Il blocco dello scrittore fa ridere la gallina del mio vicino al confronto,
Però è successo, mi sono bloccata e non sono mai più rientrata, poi in questi giorni ho sentito un vociare di versi, insieme alla gallina del mio vicino c'era il pavone di quello che abita nella collina di sopra, la capra di quello di sotto, gli alberi secchi abbattuti dalla motosega di quello di fianco....e così via.
Insomma mi sono ritrovata a recuperare il Blog che avevo perso, come si perdono degli orecchini, buttati in un " Ciapapuer" e che poi, spolverando ritrovi, un po' per caso e un po' perché, alla fine li stavi cercando,
Non è che sia cambiato tanto in fondo, ho solo qualche ruga e qualche capello bianco in più e ovviamente qualche dente in meno.
Ci tengo a precisare che in questo tempo non mi sono fermata a guardarmi indietro, quindi non ho preso nessun palo che mi potesse rompere la testa, sono sempre andata avanti.
Forse scriverò qui del tempo andato, perché alla fine se sono ancora qui, a scrivere, non è poi andato così male.
Un giorno, non mi ricordo quale, ma era di pomeriggio, un amico mi ha scritto: " Il blog serve a te, perché ti ricorda, cosa, come, e perché hai fatto delle cose. Potrà essere il tuo ricordo per altri, scrivi tutti i giorni, anche le minchiate sono accettabili, purché lì ci sia il tuo cuore di tutti i giorni, arrabbiato o meno, fa lo stesso."
Guardo la lista dei blog che seguivo, sono tutti in coma, chissà, forse, come molti, sono migrati.
Chissà, forse, un giorno anche loro, spolverando, ritroveranno quel paio di orecchini che credevano di aver perso, me lo auguro.
Il blocco dello scrittore fa ridere la gallina del mio vicino al confronto,
Però è successo, mi sono bloccata e non sono mai più rientrata, poi in questi giorni ho sentito un vociare di versi, insieme alla gallina del mio vicino c'era il pavone di quello che abita nella collina di sopra, la capra di quello di sotto, gli alberi secchi abbattuti dalla motosega di quello di fianco....e così via.
Insomma mi sono ritrovata a recuperare il Blog che avevo perso, come si perdono degli orecchini, buttati in un " Ciapapuer" e che poi, spolverando ritrovi, un po' per caso e un po' perché, alla fine li stavi cercando,
Non è che sia cambiato tanto in fondo, ho solo qualche ruga e qualche capello bianco in più e ovviamente qualche dente in meno.
Ci tengo a precisare che in questo tempo non mi sono fermata a guardarmi indietro, quindi non ho preso nessun palo che mi potesse rompere la testa, sono sempre andata avanti.
Forse scriverò qui del tempo andato, perché alla fine se sono ancora qui, a scrivere, non è poi andato così male.
Un giorno, non mi ricordo quale, ma era di pomeriggio, un amico mi ha scritto: " Il blog serve a te, perché ti ricorda, cosa, come, e perché hai fatto delle cose. Potrà essere il tuo ricordo per altri, scrivi tutti i giorni, anche le minchiate sono accettabili, purché lì ci sia il tuo cuore di tutti i giorni, arrabbiato o meno, fa lo stesso."
Guardo la lista dei blog che seguivo, sono tutti in coma, chissà, forse, come molti, sono migrati.
Chissà, forse, un giorno anche loro, spolverando, ritroveranno quel paio di orecchini che credevano di aver perso, me lo auguro.
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