domenica 29 giugno 2008

Il paese dove abito

Stasera sono andata sul sito del mio Comune e sono rimasta sconvolta dai numeri....

Superficie: 12,09 chilometri quadrati
Altitudine media: 320 metri sul livello del mare
Strada Comunali: 19 chilometri
Patrimonio Boschivo: 61 ettari
Distanza da Asti: 28 chilometri
Distanza da Torino: 32 chilometri
Abitanti 2004: 445
Nuclei Famigliari: 240

........Nel 2004 secondo me hanno censito anche le galline...ma in ogni caso... Il grafico sotto la dice lunga sul futuro di questo benedetto paese, se non si svegliano a dare i servizi di base che ci sono persino nel paese dell amico Gheddy....

Giosuè Carducci, formidabile coniatore di slogan che ancora oggi fanno la gioia degli assessorati al turismo, ha definito queste terre “..una Toscana senza cipressi”....

Una volta forse, sarebbe potuta sembrare, dico io.... adesso...

sabato 28 giugno 2008

Aspettando il 2013

Questo ragazzo è Eugenio Benetazzo, non so in quanti di voi lo conoscano, io lo seguo da un po' di tempo, se gli scrivi ti risponde, mica lo fanno tutti, insomma è gentile ed educato.
All' inizio, quando cominciavo a conoscerlo le sue affermazioni mi sembravano in po' troppo catastofriche, ma poi con il tempo mi sono accorta che prevedeva fin troppo bene il futuro, purtroppo, quello che diceva si avverava sempre puntualmente e man mano, andando avanti ,riuscivo a capire persino i meccanismi strani dell' economia.
In questo video parla della fame nel mondo...........
E' un problemone.
Credo che se in Ighilterra in alcuni negozi qualche settimana fa siano arrivati a razionare il riso, beh, forse sarebbe anche il caso che i potenti della terra muovessero un po' di più il loro culone inchiodato alle loro poltrone e che magari la tv non ostentasse le cene megagalattiche che si spartiscono con baci e abbracci....un po' meno avere e più essere sarebbe cosa buona e giusta.
Ma torniamo a Benetazzo, se avrete la volontà di ascoltare il video sentirete che parla di grilli, qui non mi è chiaro di che insetto stia parlando, se di quello che frinisce la notte oppure di quello che frinisce su internet, se parlasse del primo caso mi preoccuperei, se invece si riferisse al secondo...beh, oddio mi allarmerei, visto che se il Cavaliere non me la racconta giusta, nemmeno lui lo fa...
Un Grillo lo posso anche ignorare, una moltitudine di Grilli sarebbero un vero incubo.

giovedì 26 giugno 2008

Melanzane e rincoglionimento











Ieri ho cucinato le melanzane alla parmigiana,
avevo l' intento di mettere le foto sul blog per regalarle a Yashix, ma non ho avuto tempo, cade a fagiolo però, la notizia del blog incazzato come una biscia con il suo scrittore e allora tu Yashik mangia virtualmente e che il tuo blog ti stia a guardare.

Non ci si ribella al padrone!!!

Per la cronaca è più di un' ora che sto cercando di pubblicare il post in modo quasi dignitoso....
Per metterci tutto questo tempo i casi sono due...

1) Il rincoglionimemento è dovuto alla mia età.

2) A furia di fare la pallina del flipper da quindici giorni, mi sto totalmemnte rincoglionendo.

SOLUZIONE

1) Sistemarmi una copertina scozzese sulle gambe e cominciare seriamente a pensare a un futuro da nonna....

2) Rinchiudermi in una beauty farm per almeno 4 anni....

domenica 22 giugno 2008

L'Italia ha perso

Spero che le vendite della Nutella non vadano a picco...
Il Sig Ferrero ha vinto la causa con i Cinesi e scivola sul suo cioccolato!
NA' TRAGEDIA!

venerdì 20 giugno 2008

Sono una pirla, con la faccia da pirla?



Oggi sono andata a fare una chiacchierata con i sindacati, non ci sono andata apposta sia chiaro, le deduzioni le aveva già tratte da mo', ma visto che ero lì per fare il modello unico, chiedere i perchè non sta mica male no? Allora vediamo se riesco a spiegare quello che vorrei dire...Faccio la collaboratrice domestica, non entro nelle mansioni perchè le categorie esistono anche in questo settore, ma siccome siamo in Italia e non per esempio in Inghilterra sono solo scritte in un contratto e nulla più, quindi che una persona passi solo lo straccio per terra oppure abbia delle responsabilità più grandi tutte e due vengono equiparate, ma questo potrebbe essere il male minore.
Essendo alle dipendenze di qualcuno si dovrebbe dedurre che si debba avere uno straccio di busta paga...invece no, in questo ambito non è contemplata.
Questo succede perchè
i " padroni " non possono essere il nostro sostituto d imposta, quindi nessuno ci trattiene niente alla fonte, e anche questo potrebbe non essere un problema, basterebbe fare un accordo ( con chi cazzo ditemelo voi, che a me sta andando il cervello in pappa).
Sta di fatto che noi dobbiamo presentare il modello unico esattamente come se fossimo degli artigiani o dei liberi professionisti, va anche bene, per l amor di dio, dobbiamo pagarle ste trattenute in qualche modo,
ma c'è un piccolo particolare davvero insignificante in tutto questo, le trattenute sono le stesse di un operaio o di un' impiegato, solo che lui le riesce a suddividerle su 12 mesi, noi le suddividiamo su tre mesi..... e ci chiedono l' acconto per l anno dopo che possiamo anche non pagare ma intanto ce lo chiedono..... se poi veniamo licenziate nell' anno in corso, echissenefrega, chiederemo il rimborso, e qui mi faccio veramente una grossa e grassa risata....
Adesso soffermatevi un secondo, e provate a pensare a quante donne potrebbero fare questo lavoro con questi presupposti, vi garantisco poche e non perchè il lavoro possa sembrare umile, assolutamente no, anzi è fonte di grandi soddisfazioni se ci si impegna in quel senso, e non parlo di vedere il marmo lucido sia chiaro, ma di molte altre, che in Ighilterra un maggiordono come si deve " DEVE" fare e risolvere in tempo zero.
Ora vengo al nocciolo del post, oggi ho posto una domanda precisa con il diritto a una risposta precisa.....
IO: " In quante come me fanno il modello unico?"
LUI: " Quasi nessuna, forse il 2%"
IO: " E le straniere?"
LUI : " Stai scherzando? quelle due anni qui, due lì, e ben dovessero controllare non le trovano mai"
Ora siete liberissimi di trarre le vostre conclusioni dei perchè nessuno donna Italiana abbia la possibilità di fare la domestica o la badante,
ma se sento ancora dire una volta " NON LO VUOLE PIU' FARE" divento una biscia!
Perchè la verità è che le Italiane non le si vogliono più, perchè per volerle bisognerebbe cambiare la base.....
Pensate...Riflettete nel frattempo io e quelle come me pagheranno, ma ancora per molto poco sapete?
Perchè alla fine ci si rompe anche i coglioni di essere presi per il culo con i bla..bla..bla..bla...della lotta all evasione!

giovedì 19 giugno 2008

Caro il mio zainetto


Questo è il mio adorato zainetto, adorato perchè mi affeziono a tutto quello che ho
e non me ne separo se non quando proprio le cose sono da portare in discarica.
Perchè ve ne parlo?
Perchè qualche tempo fa sono andata in tribunale a Torino per delle pratiche, la prima volta che ho passato il controllo è suonato il metal detector, mi hanno ricontrollata ed era tutto regolare, la seconda volta è saltato di nuovo, mi hanno chiamata in guardiola , mi hanno ri-ricontrollata e mi hanno fatto aprire e svuotare lo zaino....
Ora io dentro quel coso lì ho di tutto, ma proprio di tutto, è un immonezzaio, Napoli secondo me è niente al suo confronto...
Se avete lo stomaco forte andate avanti a leggere che ci guardiamo dentro assieme.
Un portafoglio.
Due telecomandi.
Mezzo pacchetto di fazzoletti carta.
Un tronchesino per le unghie dei cani.
Un paio di guanti da giardino.
Un guanto in lattice.
Foglio della pubblicità Urinary della Royal canin.
Tre accendini di cui due inutilizzabili.
Due bugiardini della Yasminelle.
Un altro guanto in lattice.
Scontrini non ben definiti...
Due pacchetti di sigarette vuoti e uno a metà...
Una siringa da 5 ml e una da 2,5 ml.
Biscotti per cani sparsi...
Cellophan di non si sa che cosa...
Carta stagnola ( credo dei pacchetti di sigarette ma non ne sarei così sicura potebbe essere delle Brooklin ).
Un fantasmino ( l'altro l'avrò perso)
Semi di girasole.
Caramelle alla liquirizia sciolte.....
Tabacco sparso ovunque...
Ora capirete perchè appena ho svuotato lo zaino davanti alla guardia mi ha guardata e con fare compassionevole mi ha detto " Va bene così" e non mi ha tacciata come presunta bombarola....

sabato 14 giugno 2008

Ricordo di una gazza


Un giorno cadde una piccola gazza ladra dal nido, non sapeva volare e così me la portai a casa, in verità sapevo nemmeno cosa mangiasse, ma non volevo che finisse nella bocca di qualche gatto, scoprii che era prevalentemente carnivora ma in necessità sarebbe diventata onnivora e scoprii anche che era un maschio ( non gli ho guardato sotto il porta coda me lo disse il veterinario)...

Per qualche tempo lo tenni in una gabbia abbastanza grande, poi anche lui crebbe e decisi di dargli la libertà, era arrivata l ora che il suo instino lo facesse volare.


Ero un po' rammaricata, mi spiaceva separarmi da lui, ma la sua libertà sarebbe valsa qualche mia lacrima.

Allora aprii la porta della gabbia e lo invitai a uscire, gli uccelli si sa sono un po' tonti e ci impiegò un po' a capire che fuori era meglio, comunque si decise e volò via.

Passarono un paio di ore ,forse, e me lo ritrovai a casa sua...appollaiato sul trespolo: "va bene" gli dissi "facciamo così, io ti lascio la gabbia qui tu fai quello che credi sia meglio per te"

Il suo meglio era di mangiare nel mio piatto, di starmi sulla spalla, di seguirmi nell' orto di strusciare la sua testolina tra i miei capelli, di essere sempre dove ero io...insomma peggio di un fidanzato...

Lo si chiamò Berta anche se era un maschio perchè
" Berta" in dialetto significa gazza.

Un giorno a pranzo eravamo tutti a tavola e il mostrino era poggiato sulla mia spalla, mi girai per passargli un po' di pasta e lui decise di ringraziarmi dandomi un sonoro bacio...solo che il suo becco prese male le misure e mi centrò l' occhio sinistro, un male fottuto, una corsa all ospedale, credo che una ferita ad un occhio sia uno di quei dolori che non si possono dimenticare.

Tornata a casa avevo un po' di paura di Berta, mi aveva fatto del male seppur involontariamente,così cominciai ad allontanarlo, nel senso proprio della parola, non gli passavo più il cibo dalle mie mani, ma glielo mettevo vicino alla gabbia " la sua casa" sempre aperta, non gli permettevo più di starmi sul braccio mentre ero nell' orto a fare i miei lavori, mi faceva paura....

Egli allora si rintanò lì sul suo trespolo, non voleva più uscire, non ho idea di quanto un essere così "stupido come un volatile" possa amare un umano , ci vorrebbe Konrad per dirlo, ma credo molto, se il giorno in cui lo tolsi dalla gabbia e chiusi la porta non tornò più.

So solo che adesso quando vedo una gazza mi pervade la tenerezza, i ricordi di un grande amore non muoiono mai, nonostante il male che ci ha fatto.

venerdì 13 giugno 2008

Aspettare

Aspettare il momento
Aspettare
L’ El Dorado.
Aspettare
E’ una maledizione
Non correre contro gli eventi
Ma lasciarseli picchiare addosso
Violentemente
Come scogli in mezzo alla tempesta.
Agonizzare
Non è come morire
Agonizzare
E’ peggio di morire.
I fiori immobili
Incontrano le api
Per generare nuovi fiori immobili
Così da anni
Secoli
Millenni.
Siamo fiori immobili agonizzanti in giardini di pietra.
Aspettare
Permette di andare avanti
Aspettare
Non farà mai cambiar nulla.

Davide

domenica 8 giugno 2008

O love is the crooked thing......



Come ci si innamora?
Si casca?
Si inciampa? Si perde l' equlibrio s si cade sul marciapiedi? Sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore?
Ci si schianta per terra sui sassi?
O e come rimanere sospesi oltre l' orlo di un precipizio, per sempre?
So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti.
Non un muscolo si è mosso.
Nessuna brezza agita foglie.
L'aria è ferma.
Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo.
Senza neanche un battito di ciglia.
Non so neppure quando è successo.
Sto bruciando.
E' troppo banale per te?
No e lo sai.
Vedrai.
E'quello che capita, è quello che importa.
Sto bruciando.
Non mangio più, mi dimentico di mangiare, mi sembra una cosa sciocca, che non c' entra.Se ci bado.
Ma non bado a niente.
I miei pensieri straripano furiosi, una casa piena di fratelli, legati dal sangue che si dilaniano in una faida:
" Mi sto innamorando"
"Tipica scelta stupida"
"Eppure...L' amore mi tormenta come se fosse dolore"
" Sì continua così, manda a puttane la tua vita. E' tutto sbagliato e lo sai. Svegliati.
Guarda le cose in faccia"
" C'è una faccia sola, quando dormo e quando non dormo"
Stanotte ho buttato il libro dalla finestra.
Ho provato a dimenticare.
Tu non vai bene per me, lo so, ma quello che penso non mi interessa più, a meno che non pensi a te, sento i tuoi capelli, che mi sfirorano la guancia anche se non è vero.
Qualche volta guardo altrove. Poi ti guardo di nuovo.
Quando mi allaccio le scarpe, quando sbuccio un' arancia, quando guido in macchina, quando vado a dormire ogni notte senza di te, io resto, come sempre.

Cathleen Schine

sabato 7 giugno 2008

Il caprone non è solo

ROMA (7 giugno) - Sul pacchetto sicurezza il governo è compatto. Quanto alle polemiche sul reato di immigrazione clandestina, «è meglio che ci sia perché fa un muro esterno, è un monito per far capire che non è più come prima. È un messaggio: non venite clandestinamente perché rischiate». Così il ministro delle Riforme e segretario federale della Lega Nord Umberto Bossi torna oggi sul tema dell'immigrazione.



Certo che se un caprone come Bossi deve spiegare ad alcuni di noi che cosa si vuole ottenere con il reato di di immigrazione clandestina mi viene da pensare che come caprone non sia solo, ma che molti Italiani lo siano, se non si era capito che codesto reato dovrebbe servire ( il condizionale mi viene spontaneo visto che alcuni pur di far casotto contesterebbero persino che il pane è fatto con il grano) quindi ....dovrebbe.... far capire che ne abbiamo le saccocce piene di accogliere cani e porci in nome " DELLA BONTA' DEL POPOLO ITALIANO".Vedete il discorso è semplice e lineare mi sembra, nessuno ha intenzione di mandare via gli
" stranieri" che producono e si attengono alle nostre leggi, ma forse questo non si era capito o non si vuole capire, ( molto meglio contestare che ragionare, fa figo no?)E poi certo questo è vero, probabilmente si intaserebbero le patrie galere, i tribunali, ma non voglio ragionare e dico solo che tutti quelli che sono contrari all' espulsione di chi non lavora ma mangia, come non mi è ben chiaro ,ma qualche ideuzza mi viene...........Ma non voglio di nuovo ragionare.....allora, tutti i signori citati sopra che se li prendano in giardino o sul terrazzo questi clandestini, che gli diano un tavolino, un bicchiere di vino e un buon piatto di spaghetti, possibilmente un letto comodo per la notte e un' amaca per il giorno.
Staremo a vedere....

martedì 3 giugno 2008

Eh mi ha rotto le palle!!!!



Ci è giunta una foto da consegnare a ...luisa_piccolo

Scopri chi te l'ha inviata...


Chi sarà mai?????
Mago Zurlì? Gargamella? Il grande Puffo? Batman?
L uomo ragno? Diabolk?
Secondo me è il direttore di banca!!=))
Ma non lo sapremo mai!!!!!

domenica 1 giugno 2008

Uno dei miei sensi di colpa


Non riuscirei mai a uccidere nessun essere animale se non sotto stress, per esempio una mosca che mi scassa le palle in continuazione beh..insomma son paziente, ma a tutto cè un limite, una zanzara che mi fa una bella trasfusione nonostante i litri di repellente che mi son messa addosso vorrete anche capirmi, magari una sberla di traverso le arriva e va da sè che la sberla la fa cadere stecchita, però non sempre ho la mira buona.

Saranno venti giorni che piove, vado comunque a fare il mio lavoro nel giardino, e ogni volta che mi metto gli stivali ho paura a camminare, cerco di guardare per terra il più possibile ma ogni tanto non vedo, sento solo un "CRAK" sotto ai piedi, è terribile, lavoro e penso: adesso succede..adesso succede..e " CRAK" è successo....

Non so mai cosa devo fare, fermarmi o fare finta di niente? Il fare finta di niente non mi vien bene porcavacca!

Allora mi fermo...sto lì due minuti a pensare :"non potevi guardare meglio brutta cretina?"

Mi verrebbe voglia di togliermi gli stivali e dire " Cari ragazzi fino a che il terreno è bagnato la Luisa non va nel giardino a fare alcunchè"

Al lavoro sanno che son mica tutta finita, però insomma............

E allora ogni tanto il "CRAK", e il mio cuore si ferma per qualche istante...E penso, almeno con le Rane è diverso ti sentono e saltano via, ma una Lumaca come fa poveretta?

E' un essere così sfigato! Lenta, si porta un peso sulle spalle che quello di Atlante è niente al confronto, suda sette camicie, è eroica altro che balle!

Vabbè mangia l' insalata e i germogli dei fiori, ma a noi non piace la roba tenera?

Voglio il bel tempo, il sole, fosse solo per non sentire più quel maledetto
" CRAK" che mi rimbalza nel cervello!

Non ne posso più di aver paura ogni volta che vado in giardino!

Molto probabilmente un' analista mi definirebbe "caso patologico senza alcun rimedio."....

Pace!

A uccidere una lumaca io mi sento comunque in colpa!