giovedì 28 febbraio 2008

Il teppista.


A Luglio 2004 mi è venuta una voglia irresistibile...quella di farmi un giro per il canile, in casa si sono guardati pensando che il mio livello di pazzia fosse aumentato, e vabbè...

Lunedì 26 son partita, non avevo idea di chi mi sarei portata a casa, l' unica cosa di cui ero certa era la taglia piccola, non perché a me non piacciano i cani grandi ma è una scelta dettata dall esperienza, quando si decide di avere più di tre cani può succedere il diverbio e chi ne fa le spese è sempre il più debole, quindi parità di difese è meglio, ma è solo una mia opinione.

Entrata nel canile come sempre è un colpo al cuore, tanti troppi...tutti che cercano le mani, fanno di tutto per compiacere hanno scritto in fronte.."IOIOIOIOIO".Tutti tranne uno e la scelta cadde su quel mostrino, randagino preso per strada dopo due mesi di inseguimenti da parte dei volontari, al primo contatto mi fece vedere la zampa e scappò ( randagio nell anima ).

Al secondo gli ficcai collare e guinzaglio e dopo la parte burocratica lo caricai in macchina....

Descrivere il terrore che aveva è difficilissimo, lingua completamente a terra, gonfia e viola, occhi lacrimanti manco stesse andando alla ghigliottina, orecchie basse che toccavano il sedile, rigido come un pezzo di legno, mi stavo quasi sentendo in colpa come stessi commettendo un delitto, per fortuna ero accompagnata da mia figlia e tra l una e l altra facendoci coraggio siamo arrivate a casa.

Dopo un paio di ore era arrivato il momento tragico di dargli una bella ripulita, bagno, spazzola con il cane che sicuramente stava pensando " Ma che cosa ho fatto di male stavo tanto bene zozzo!"

Appena trovava per disgrazia il cancello aperto se la filava, con me dietro a correre come una disperata per riprenderlo sotto la pioggia, in pigiama, in ciabatte...che corse!!

Un mattino mi sono svegliata e non potevo credere a quello che stavo vedendo, lui era di fianco a me nel letto....il bastardello aveva capito che quella era la sua casa!

Sono passati quasi quattro anni da quei giorni, adesso mi segue ad ogni passo, se stiro lo fa anche lui, se cucino mi aiuta, se passo l aspirapolvere è con me, se sono al pc è sotto le mie gambe, non vede l ora di venire a farsi un giro in macchina e tra la Yaris e la Panda preferisce la seconda, quella con cui è arrivato tra noi...non mi molla più..ha un solo piccolo difetto non mi vuole vedere inattiva se mi siedo in poltrona o sul divano mi trita le palle all inverosimile, mi salta addosso..."ehi adesso che hai tempo e non fai niente coccoliamoci forza"!

Il suo nome è Bramby ma io lo chiamo piccolo teppista perché guardatelo bene non ne ha la faccia???



martedì 26 febbraio 2008

S.Remo è S.Remo......


Mi sono guardata un pezzo del Festival, solo per la curiosità di ascoltare Chiambretti, per stabilire se avendo passato i 50 avesse avuto una maturazione o una decomposizione...ebbene non sono ancora riuscita a decidere sta cosa, sicuramente conoscendo la sua permalosità avrebbero dovuto mettergli una spalla vicino per aiutarlo a sentirsi ancora più basso di quello che è.

domenica 24 febbraio 2008

A.A.A. Cercasi volontario!


Da anni soffro di Bruxismo, la prima volta che ho sentito questo termine al Maxillo Facciale di Milano sono scoppiata a ridere, sembrava una parolaccia.

No non lo è... è una malattia come un altra, cronica, non sono disponibili trattamenti farmacologici di alcun tipo: è vero che sono stati segnalati casi in cui antidepressivi hanno interrotto, o al contrario scatenato, la tendenza a digrignare i denti, (effetto paradosso) ma si tratta di casi isolati o di numeri talmente piccoli da impedire di trarre conclusioni per il momento una terapia non esiste se non il Byte ( che niente ha a che vedre con l informatica).

Si tratta di una specie di morso, realizzato in base all’impronta delle due arcate dentarie, simile ai paradenti dei pugili, che va indossato la notte. Il suo scopo è duplice: da una parte proteggere lo smalto dall’erosione, dall’altro ristabilire il corretto allineamento delle due arcate, così da eliminare le tensioni muscolari sia della mandibola sia del collo.

E' stato provato che il bruxismo insorge spesso nelle persone sottoposte a stress prolungati.

Vi posso garantire che questo disturbo dà un macello di effetti collaterali e non solo alle arcate dentali, o al paradonto.

Di stanchezza fisica proprio, perchè se la notte si dorme ma non si riposa capite che di giorno comincia a essere difficoltoso lavorare no?

Un altro paradosso è che al al Byte ci si abitua quindi può succedere questo, chi lo usa se lo toglie inconsapevolmente per la sola voglia di massacrarsi le mandibole, questo atto io lo considero la voglia di fare ciò che più ci aggrada senza pensare alle conseguenze, ma nel sonno si può pensare al dopo? Dico che è improbabile la cosa...

Il mio medico che vi assicuro, è di buon senso, ha dovuto ammettere che sono una causa persa, avendo rotto per ben due volte questo marchingegnio...Povero non sa più a che santo rivolgersi!!!!

Ma cè una novità scaricare il nervosismo facendo sport violenti può aiutare..... Quindi datemi gli addominali che comincio, con un sacco che penzola da una palestra non cè gusto!!!!

sabato 23 febbraio 2008

Auguri valligiani!

Mi vergogno per voi cari "amici" della mia provincia di nascita, mi vergogno perchè voi non avete nemmeno la coscienza per poter anche solo pensare al verbo della vergogna, farabutti ecco quello che siete e non è nemmeno il termine giusto in verità.
Daltronde cosa si può pretendere da chi ha vissuto di bracconaggio, da chi lo sparare a un cane è la normalità e da chi ai propri figli non ha saputo insegnare che i gatti non sono il bersaglio per una fionda, mi ricordo ancora la vostra onnipotenza a far questo...Tanto è solo un animale no?
E allora che gli animali si rivoltino contro le bestie una volta tanto, che quando ve li cucinate e ve li mangiate, magari al crotto, insieme alla polenta mangiatevi anche i pallini di piombo che sono usciti dalle vostre cartucce, son roba che avete pagato no? Non si spreca niente...
Auguri valligiani!!!


Lasciati morire nel lager degli animali PONTE A VALTELLINA (Sondrio)



Centro Recupero Fauna Selvatica, 18 mila metri quadrati in Alta Valtellina. Lo annuncia un cartello all’ingresso. Qui, ufficialmente, si prendono cura degli animali. Ma per molti di loro l’ingresso nella struttura, della Provincia, è solo l’inizio di un incubo che li porta spesso, troppo spesso alla soppressione. «Le cure sono superficiali, inadeguate, non sufficienti», spiegano le Guardie Forestali, che nei giorni scorsi hanno aperto un’inchiesta. Rapaci dichiarati idonei a riprendere il volo precipitano al suolo; cervi, colpevoli di aver ricevuto durante la degenza l’imprinting dell’uomo e quindi non idonei a riacquistare la libertà, macellati e la carne venduta all’asta. Una lager senza controlli sanitari e reso più inquietante se si considera che tutto ciò avviene in un centro recupero animali selvatici. Ufficialmente il Centro, non riconosciuto dalla Regione Lombardia, ospita numerosi animali selvatici soccorsi da contadini, animalisti, cacciatori e da agenti della polizia provinciale. C’è di tutto, dagli ungulati (caprioli, cervi, camosci) ai rapaci. Esemplari con patologie tali che se non curate dall’uomo li porterebbero a dolorose agonie. La struttura, come le altre 5 autorizzate in Lombardia, non è aperta al pubblico. La situazione, tra le «mura» del Centro, è di incuria e degrado. Nessuno durante il giorno si prende cura degli animali. Ad accedere al ricovero è solo il custode che porta il cibo agli animali, che poi restano abbandonati a se stessi. I primi sospetti di maltrattamento erano affiorati già alla fine del 2006 quando uno splendido gufo reale era stato trasferito d’urgenza presso il centro recupero del Wwf di Valpredina nella bergamasca. Al rapace, che per settimane non aveva ricevuto cure veterinarie: veniva accertata una frattura scomposta di vecchia data con necrosi dei tessuti. Per poterlo strappare alla morte si è amputata una parte dell’ala. «Se lo avessero curato - spiega Gianluca Cavallari il veterinario del centro bergamasco - avrebbe potuto essere recuperato. Adesso non potrà più volare». Per legge, tutti gli animali di un centro di recupero devono essere identificati, norma non rispettata nel centro valtellinese. Lo dimostra il fatto che lo scorso anno almeno due grossi cervi maschi ristabiliti e quindi pronti per la libertà sarebbero stati soppressi e la carne venduta all’asta, perché hanno troppo familiarizzato con l’uomo il che avrebbe reso più difficile il loro reinserimento in natura. «Nel nostro centro - ci tiene a sottolineare Maria Ferloni, tecnico faunistico e vice comandante della Polizia Provinciale - abbattiamo solamente gli animali che per il veterinario presentano patologie incurabili». Ma secondo le indagini della Forestale non è così. Un altro episodio risale ad alcune settimane fa. La Provincia, forse per cercare di tacitare le critiche di animalisti e volontari, decide di pubblicizzare la liberazione di un gufo reale curato nel Centro. Il rapace era stato dichiarato guarito. Ma il gufo, dopo un breve volo, è precipitato al suolo. Recuperato dalla polizia provinciale di Lecco, è stato trasferito al centro Wwf di Valpredina. E qui, ancora una volta, gli esami clinici hanno fornito un quadro allarmante. Il gufo aveva la frattura intercondilodea completa, la lussazione radio ulnare con rottura legamentosa: il suo recupero è compromesso per sempre. Al Centro oggi sono ospitati una decina di piccoli di caprioli, una cerva e un camoscio. Nel corso di una visita si è potuto osservare quale sia lo stato di abbandono dell’infermeria. Sul tavolo operatorio vi sono sacchi di pane raffermo e stracci. Nel dicembre scorso era stato sequestrato, e trasferito al centro, un capriolo che per dieci anni aveva vissuto con un pastore, che lo aveva chiamato Luigi, anche se femmina, «l’ho trovato il giorno si San Luigi». L’animale salvato a pochi giorni di vita era stato accudito con amore, era «uno di famiglia», come racconta chi lo ha salvato da sicura morte. Ma la legge impone la denuncia erntro 48 ore. Cosa che non era stata fatta. Di qui, dopo 10 anni, il sequestro del capriolo e il trasferimento al Centro. Una decisione disastrosa. Luigi sta male, vive prigioniero in una specie di bunker in cemento armato. In due metri quadrati di sporcizia, il fetore è insopportabile, invaso dalle mosche. Luigi ha macchie biancastre sul corpo. Secondo la Veterinaria Monica Corvi l’animale è affetto da patologie legate al cambio del manto, ma il suo stato fisico e il suo lamento continuo, quasi un pianto, potrebbe significare che si sta lasciando morire. Di crepacuore. Solo e abbandonato tra fredde pareti di cemento, senza raggi del sole, senza il verde dei boschi. Senza l’affetto che per anni lo aveva circondato. Occorre fare in fretta. (La Stampa)

"Colui che non rispetta la vita, non la merita"

"L'uccisione di un animale verrà considerata alla stessa stregua dell'uccisione di un uomo".

Leonardo Da Vinci

domenica 17 febbraio 2008

134 giorni all esecuzione.

Non ho niente da dire. Mi è già capitato un altro paio di volte e mi capiterà ancora. E' uno di quei momenti in cui mi manca tutto. Piazza della Signoria a Firenze, vorrei starci ora, e mangiarmi un gelato. E vorrei che in questa cella ci fossero un paio di forbicine per tagliarmi le unghie.E per un attimo, ma solo un attimo, ho avuto paura di morire. Dire è dare. Ecco , in questo momento non ho niente dare. Vi vorrei tutti qui nelle mia cella. Anche Goebbels dava una carezza ai suoi bambini, che vi credete? Ma io non sono Goebbels, sono Jack Pelle Dura. Mentre andava il disco ho pensato chi me lo fa fare di improvvisare? La prossima volta che mi chiama in cuffia il regista da Roma gli chiedo gli autori dei testi. Tipo quelle attrici o politici che comprano uno scrittore che ha problemi con l' affitto di casa e gli ordinano una bella autobiografia come gli ordina una pizza. E quelli gli servono la vita fredda, sul vassoio RAI, ti ordino un vassoio di parole Jack.
No, fratelli, beccatevi ogni tanto queste pause nel mio programma.sono le pause felici in cui, nelle famiglie, scappa un sorriso e vola una carezza. Fatemele voi, perdonandomi se stavolta, tra un disco e l' altro, non vi ho dato niente. Era l' unica verità che avevo, Un paio di forbicine per tagliarmi le unghie e un gelato a Piazza della Signoria a Firenze.

JACK FOLLA

venerdì 15 febbraio 2008

Siamo abituati



I Capricorno sono abituati a non ricevere gli auguri di compleanno, essendo nati quando tutti festeggiano tutto, diventa una cosa naturale, ma di ricevere gli auguri con 45 giorni di ritardo ragazzi miei non è da tutti!!Con i commenti del post precedente mi avete fatto spostare la mandibola dalle risate e mi avete fatto passare un S.Valentino da mettere in agenda, cosa dire ancora...Un grazie può andare bene?

martedì 12 febbraio 2008

Cose così, cosà, cosù, cogiù....

LE BAMBOLE........



ANCORA BAMBOLE............


BOTTIGLIE DI GRAPPA...



LA TORTA DI COMPLEANNO DI LELLA.....


LE MUTANDE DI MIRKO...............




E....IL PALO DOVE TRE VOLTE SU CINQUE MI ROMPO LE CORNA...........








lunedì 11 febbraio 2008

Per tutto cè un prezzo.


Dove abitavo da bambina c era un burrone altissimo, non si riusciva a vedere il fondo, alla mia domanda “ cosa c’è lì in fondo?” la risposta fu “il paradiso dei cani.”
Ecco stamattina un’ altro è andato lì, lo so benissimo che è il prezzo che si paga per volerli ma non ci si abitua mai….ci vuole del tempo per metabolizzare.
Il giorno in cui toccherà a me andarmene spero di avere la stessa pazienza che ha avuto lei, quella di aspettarci tutti, e di andare nel paradiso dove ci sono loro, i cani.

martedì 5 febbraio 2008

Finestra.


Una sera stavo cucinando la cena quando mi volto verso la finestra e vedo due occhi gialli che mi guardano " E tu cosa ci fai qui?" chiedo....questa cosa mi allarga la bocca e miagola, "vabbè gli dico due croccantini ci sono li vuoi? Poi però sparisci o fanno fuori prima me e poi te" Sta faccia da culo mangia e mica mi ascolta.." Fila a casa tua, ce l avrai no?" Niente se ne stava beato sul davanzale e mi guardava sornione, il gran bastardo.

Si cena e lui sta lì, dò il veto a tutti di farlo entrare in casa, di gatti ne avevamo già tre in giardino e la padrona che era un "caina" ci avrebbe fatto vedere i sorci verdi.

Il mattino dopo con mio sollievo la belva era sparita...Ore sei di sera due occhi gialli mi si ripresentano sul davanzale " allora non hai capito che qui rischi il collo eh?" ( non lo aveva capito)

La mattina non si vedeva e il pomeriggio si presentava. Visto che i ragazzi si stavano affezionando molto a quel gatto che era anche educatissimo, mai invadente, mai opportunista, elegantissimo, insomma un gran figlio di buona gatta....

Io e lui siamo arrivati a un compromesso, sarebbe rimasto con noi a una condizione anzi due, non avrebbe dovuto farsi vedere dalla padrona di casa dentro la proprietà e si sarebbe dovuto separare dalle sue palline ( su questo non fu molto d accordo ma prendere o lasciare).

Così lo feci passare per un randagio a cui io non davo retta :))

Era un gatto che era un cane, una meraviglia della natura, doveva essere stato abbandonato da qualcuno della città, non era un gatto da grondaia di quelli che non hanno regole lui le aveva benissimo, sapeva i suoi limiti e i suoi confini.

Tutto questo nasconditi, nasconditi è andato avanti un anno.

Poi si decise di comprare casa e di venire qui, poteva far parte della famiglia senza alcuna paura, aspettava mio figlio la sera fuori dalla porta per rientrare con lui, dormiva con lui,quando lo vedeva era tutto un ronf ronf...aveva scelto di chi essere.

Una sera lo vidi torso su se stesso, urinava sangue puro, "Prendi la macchina Mirko,svelto!"

L' abbiamo portato in una clinica a Torino, gli fecero una primo intevento di medicazione e il giorno dopo di nuovo giù a fare esami, sembrava una banale cistite, ma appena tornata a casa una telefonata mi fece ripartire, la realtà vista dal neurologo era diversa, uno schiacciamento di due vertebre gli avevano progiudicato la facoltà di urinare da solo, lo si ricoverò per cercare di vedere se per caso era una cosa temporanea, poi visto che me lo sapevo gestire facendolo urinare manualmente lo riportai a casa sotto cura , se tutto fosse andato per il verso giusto e le cure avessero fatto il loro dovere probabilmente in un mesetto avrebbe potuto reimparare a far pipì da solo, in pratica doveva prendere un farmaco che gli facesse venire delle contrazioni alla vescica e un altro perchè poi gli rilassase le pareti in modo tale che lo si potesse poi scaricare manualmente e che lui imparasse poi a gestire il tutto da solo.

E' stata una faticaccia, ma la prima volta che lo vidi urinare nella sabbia da solo un "Sììììììììììììììì" mi uscì spontaneo! Avevamo vinto!

Ricordo anche il sorriso che ci scambiammo con il medico, anche lui aveva vinto!!!

Finestra era un gatto saltatore a niente è servito mettere una recinzione di 2,70 metri lui usciva comunque a farsi il suo giretto, se non lo si faceva uscire di casa diventava uno che pareva avere satana in corpo.

Una sera il cani che erano fuori abbaiavano come se mi stessero chiamando, sono uscita e lui era lì, fuori dal cancello pieno di sangue che gli usciva dal naso e dalla bocca.

L' ho preso in braccio, mi ha guardata ha fatto due grossi sospiri e ci ha lasciato così... investito da una macchina.

In quel momento mi sarei picchiata da sola per aver comprato la casa vicino alla strada.

Era l ultimo gatto rimasto.

Mi sono rimasti solo i sensi di colpa, ogni tanto mi viene voglia di un gatto, di una cosa che mi faccia " RONF RONF".

Al lavoro ne ho quattro... non è la stessa cosa, ma prenderne uno sarebbe solo egoismo allo stato puro e io non lo sono.

Adesso Finestra che è arrivato a casa mia da una finestra e da qui il suo nome è in giardino, ma sarà sempre nel nostro cuore è stato amato davvero tanto come lui ha saputo meritarsi!

lunedì 4 febbraio 2008

Luciano.





"Uno dei tanti rientri notturni da qualche concerto.
Incocci per l'ennesima volta in uno di quegli scorci mozzafiato in cui
alla tua destra c'è il mare e alla tua sinistra le montagne.
La vegetazione che ben conosci è lì.
Anche lei valorizzata dalla luce della luna che fa dire e non dire.
E poi la gente al riparo nelle proprie case.
Le finestre di qualche nottambulo.
Vedi tutto questo dal finestrino.
Come se fosse in vetrina.
E mentre vieni quasi sopraffatto da quella bellezza e da quella quiete,
il pensiero va subito alla stanchezza di chi vive in questo paese.
Che di quiete vera non ne vuole sapere.
Ti viene voglia di augurargli un riposo ristoratore.Ne ha proprio bisogno.
Ma sembra anche che il paese non si possa permettere nessuna pausa.
E allora ti viene voglia di augurare semplicemente il meglio.Tipo, che ne sai?
Qualche anno di buon senso.
Mentre mare e montagne continuano a fare il loro lavoro".

sabato 2 febbraio 2008

Costituzioni.

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA FRANCESE
Art. 1. -
La Repubblica e i popoli dei territori d'oltremare che, per un atto di libera determinazione, approvano la presente Costituzione formano una Comunità.
La Comunità è fondata sull'eguaglianza e la solidarietà dei popoli che la compongono


COSTITUZIONE DEL REGNO DI SPAGNA

Art. 1. -
La Spagna è uno Stato sociale e di diritto che propugna come valori superiori del suo ordinamento giuridico la libertà, la giustizia, l'uguaglianza e il pluralismo politico.

REPUBBILCA FEDERALE DI GERMANIA

Art.1.-
La dignità dell'uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla.

COSTITUZIONE DELLA FINLANDIA

Art. 1 –
(1) La Finlandia è una repubblica sovrana.
(2) La costituzione della Finlandia è dettata dalla presente legge costituzionale. La costituzione garantisce l'inviolabilità della dignità dell'uomo insieme alle libertà e ai diritti individuali; essa promuove la giustizia sociale.

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA GRECA

Art. 1. –
1) La forma di governo della Grecia è quella della Repubblica parlamentare.
2) La sovranità popolare costituisce il fondamento del regime politico.

LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA.

Art 1. - L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della
costituzione.

Ora letto questo mi vien da pensare che l Italia è l unica repubblica fondata sul lavoro, e già questo mi fa girare alquanto le due cose che Gesù Cristo non mi ha dato in dote perchè di lavorare come Kunta Kinte ne avrei anche quelle due cose piene, ma la cosa che mi fa girare ulteriormente quelle due cose è il fatto che non specifica "ONESTO" quindi....

Il pappone, il pusher, il contrabbandiere, il truffatore, il falsario, il rapinatore, il killer e chi più ne ha più ne aggiunga son sempre lavori, anzi professioni proprio, magari poco oneste ma...non anticostituzionali....allora la domanda sorge spontanea.... perchè lavorare onestamente?
Chi me lo fa fare???
La conquista del paradiso a cui non credo?
La fiducia in un paese migliore a cui non credo?
Per caso al fatto che ho una coscienza a cui credo ma che tutti i santi giorni calpestano?
Non lo so, forse perchè onesti si diventa con l esempio e io di esempio ne ho avuto uno.

Mio padre.

venerdì 1 febbraio 2008

Vent' anni dopo.

E' cambiato qualcosa? Ah sì non si usa più la segreteria......