lunedì 4 febbraio 2008

Luciano.





"Uno dei tanti rientri notturni da qualche concerto.
Incocci per l'ennesima volta in uno di quegli scorci mozzafiato in cui
alla tua destra c'è il mare e alla tua sinistra le montagne.
La vegetazione che ben conosci è lì.
Anche lei valorizzata dalla luce della luna che fa dire e non dire.
E poi la gente al riparo nelle proprie case.
Le finestre di qualche nottambulo.
Vedi tutto questo dal finestrino.
Come se fosse in vetrina.
E mentre vieni quasi sopraffatto da quella bellezza e da quella quiete,
il pensiero va subito alla stanchezza di chi vive in questo paese.
Che di quiete vera non ne vuole sapere.
Ti viene voglia di augurargli un riposo ristoratore.Ne ha proprio bisogno.
Ma sembra anche che il paese non si possa permettere nessuna pausa.
E allora ti viene voglia di augurare semplicemente il meglio.Tipo, che ne sai?
Qualche anno di buon senso.
Mentre mare e montagne continuano a fare il loro lavoro".

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