A volte mi fermo per riprendere fiato, poi ricomincio senza guardare indietro, potrei prendere un palo e rompermi la testa se lo facessi.
venerdì 18 gennaio 2008
Come si cambia
Ieri sera mi sono riguardata un film vecchissimo ma che ha fatto la storia di quegli anni, Anonimo Veneziano, tenendo conto che è del 1970 non l ho potuto guardare alla sua uscita, data le mia età, l ho visto per la prima volta intorno ai 23/24 anni e in seguito ho letto il libro ( ahimè prestato e mai più tornato a casa) a quell’ età riuscivo a vedere solo la storia d’ amore che era finita e si risviluppava, ora a distanza di tempo credo che sia sempre un gran bel film nonostante le immagini e l’audio siano certamente antiquati , vent’ anni fa avevo visto i protagonisti ancora legati da un sentimento, avevo preso l andare a Ferrara di lui di nascosto per vedere il figlio come un atto d amore, ora l ho visto come egoistico, il richiamare lei a Venezia l avevo presa come nostalgia, non come punizione e volontà di riaprire ferite quasi rimarginate, la prima volta avevo visto la paura di lui della morte , ora ho letto il tutto in questo modo “io sto morendo ma tu in qualche modo devi soffrire con me”, e ce la fa, ancora una volta ce la fa, così facendo nel suo grande egoismo sa bene che fisicamente sarà solo nella morte ma, che una parte di lei è già morta anticipatamente.
L età cambia modo di vedere le cose e io non sono immune da questa evoluzione...purtroppo o per fortuna chi lo può sapere?
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2 commenti:
purtroppo di quel film mi ricordo solo che le (ora ex) ragazze che erano con noi si strappavano i capelli per Tony Musante... :))
cmq ho fatto anche io una prova del genere non molto tempo fa e ho rivisto Film Rossso
impressioni identiche alla prima volta, o son nato saggio o resto sempre scemo :))
ogni medaglia ha sempre i suoi rovesci (opposti)
Mettiamola così, sei rimasto come alla nascita, metà scemo e metà saggio...vedi tu in che parte di te collocare entrambe.
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