venerdì 2 aprile 2010


Al pomeriggio, quando torno a casa mentre sfaccendo per casa mi è d' abitudine accendere la televisione, non la guardo ma ascolto.

Oggi, guarda caso, parlavano dell anniversario della morte di Wojtyla e naturalmente del suo calvario nella malattia.

Sentendo la gente che lo santificava per come aveva affrontato il Morbo di Parkinson mi sono chiesta quante persone lo stanno vivendo di cui si occupano in pochi,

pochi ne parlano e solo chi l ha vissuto da vicino può sapere cosa vi sia dietro, come, molto spesso ci si senta soli.

Mio papà l' ha contratto prima dei 50 anni, ha fatto uso di Levodopa in dosi massicce, come molti altri ammalati, ha sofferto le pene che solo lui sa, sopratutto quelle psicologiche, avete idea cosa significhi voler dire una cosa ma non riuscire ad esprimerla?

Beh, provate ad immaginarlo.

Ho anche ascoltato alcune persone dichiarare che nei giorni finali del Papa nella sua stanza vi era una strana aria, non pesante, era come se il tempo non passase mai, bene se qualcuno ha assistito alla morte di qualcun altro, sa bene che è normale la situazione, il tempo non passa, si ferma, si galeggia in atmosfera strana, irrreale se vogliamo, poi quando finisce questo stato si ha una sensazione di vuoto sereno.

Può essere che adesso alcuni di voi mi sentano cattiva, ma è quello che penso: Basta con la storia di un papa che ha sofferto, è anche vero, ma quanti soffrono senza essere guardati, invisibili a tutti?

Quanti stanno facendo un calvario peggiore del suo?

Quanti prima di arrivare a una diagnosi giusta passano per quelle sbagliate?

Quanti ancora dovranno fare km e km per trovare la via migliore?

Parlare della malattia del Papa nei termini che ho sentito più e più volte non è il modo giusto per aiutare i malati di Parkinson e chi gli è accanto.

Woityla è stato un Papa, curato nei modi migliori, corsie preferenziali.

In quanti non hanno avuto o non hanno nemmeno una mulattiera?

Pensandoci bene però i discorsi che sento qui e là aiutano....Sì, aiutano la chiesa, i poveri cristi si arrangino, come sempre, no?




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa un abbraccio forte
Attilio

Unknown ha detto...

Ecco perchè non posto più... le cose che penso le scrivi tu ;)

Luisa ha detto...

Pinco, sarà meglio che tu contiuni a scrivere,ho idea che i miei post diventeranno sempre più rari, continua tu che io mi risposo