giovedì 27 agosto 2009

Il lavoro è tossico


L' ultima volta che sono stata in ferie correva l' anno 1990.
15 giorni al Lido Adriano di Ravenna, con mio marito i due figli e papà in fase terminale di cancro.
Poi, per forze maggiori, sono entrata in un vortice lavorativo per cui in venti anni mi sarò assentata dal lavoro, dico tanto, un mese in tutto, per visite mediche o perché non stavo bene e una volta per un fine settimana.
Le incombenze sono state così tante e pesanti che tutto mi è un po' crollato addosso, nel senso che per me non ho mai avuto tempo, togliendo qualcosa anche alla mia famiglia, non escludo anche il fatto che la mia separazione sia dovuta in parte anche a questo o forse in caso diverso si sarebbe accelerata, non lo posso sapere.
Sta di fatto, che da settimana prossima e per una settimana sono i " ferie" ( lo dico tra virgolette perché la parola mi fa effetto).
Per diversi motivi non andrò da nessuna parte, cercherò di riappropriarmi del ruolo di madre e di donna, che riesce a preparare un pranzo ai figli non la sera, ma al momento, volete mettere un piatto di pasta appena scolato e non riscaldato al microonde?
Cercherò di bagnare l' orto e i fiori la mattina e non alle nove di sera.
Finalmente butterò tutti i bicchieri vecchi come me, che non ho mai avuto tempo e voglia di portare al cassonetto.
Cucirò quella montagna di calze che urlano nel cassettone gridando" pietà!"
Mi farò forza e quando chiamerà il giardiniere "forbice pazza" per la potatura dei tigli dirò
" rimanda questa settimana io NON CI SONO!"
Non mi metterò i jeans, ma starò in pantaloni corti e se farà freddo in tuta, quella brutta, vecchia e stinta!
Andrò ad accarezzare i conigli di Irma , la mia vicina e farò una carezza anche a lei che ha novant' anni e se la merita, forse le offrirò anche un caffè bevuto in cortile.
La mattina, quando mi sveglierò saluterò i miei figli è i cani con un
" buongiorno "e non con un " ragazziforzaètardituttigiùdalletto!"
In poche parole cercherò di disintossicarmi dal lavoro almeno per una settimana, lo so che la tentazione di chiamare per sentire come stanno i cani sarà forte...
Lo so che prenderò in mano il cellulare sfogliando la rubrica, spero che mi morda...
Perché, alla fine per una come me, il lavoro è tossicodipendenza e sono arrivata allo stadio finale.
E lo stadio finale, porta sempre delle gatte da pelare.





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