martedì 16 giugno 2009

Ero alla canna del gas..Ero!

Se c'è una cosa che detesto è sbagliare, sbagliare per negligenza e soprattutto ammettere di avere sbagliato senza riuscire a porre rimedio immediato all' errore.
Mi detesto così tanto in quei casi, che divento una bestia con me stessa, striscio come un verme alla ricerca del perduto, già perché oggi ho perduto qualcosa, per 10 ore ho perduto e mi sono persa.
Ho cercato in ogni dove, trovando di tutto.
Foto di persone morte che non volevo mai più trovare perché il solo vederle mi fa male.
Test di gravidanza datato 19/05/1981, che mi ha fatto sorridere di quel momento così bello.
Libretti scolastici che, alla fine, leggendo la valutazione caratteriale, mi hanno fatto capire quanto i professori potessero arrivare più in là nel tempo.
I tabulati telefonici che il mio consorte faceva di nascosto, chissà perché, mi hanno fatto ridere, pensando al male che a quei tempi mi avevano fatto.
La lettera di papà che non volevo più leggere.
La dichiarazione del mio fallimento.
Il numero di telefono del curatore.
La pergamena della prima comunione di mia figlia.
L' assegno del Banco di Roma intestato e mio figlio di 6,20 Euro per i tre giorni di visita militare e mai ritirato.
Quante cose...Quanti pensieri oggi..
Ma non mi è uscito, per tutto il giorno quel maledetto F.24 che avevo perso.
Sconfortata mi sono appoggiata sul tavolo con le mani tra i capelli, consapevole che domani il capo me lo sarei dovuto cospargere di cenere e ammettere che sono distratta, scema e imbecille.
E' che ammettere i miei limiti è difficile, soprattutto con me me stessa, mi piacerebbe essere in grado di auto flagellarmi in questi casi, ma non sarei brava a curarmi le ferite e non permetterei a nessuno di farlo, quindi lo faccio solo interiormente, così non si vede molto.
Appoggiata sul tavolo...alla canna del gas...
Bleng...
Il cassetto della memoria è uscito dicendomi: deficiente, il tuo F.24 è là perché tu l hai messo là precisamente là...
Ed era esattamente là.
Ho urlato, ho chiamato i miei figli, che poveretti, mi hanno aiutato nella ricerca, li ho abbracciati li ho baciati...Loro mi avrebbero ammazzata ( lo so).
Adesso che tutto si è sistemato e il mio capo domani non avrà la cenere sparsa, penso che alla fine sia stata una fortuna che il documento non sia uscito subito, non avrei avuto la possibilità di trovare cose belle e brutte, ma passate, perché a volte le cose è meglio farle andare come vogliono loro...
So che dormirò meglio stanotte.

3 commenti:

ღღ Š î $↕ Ŧ ۞ ღღ ha detto...

sono contento che hai ritrovato la tua F24 (ed io che credevo fosse una Ferrari) e anche un pò di te e dei tuoi ricordi.
Un abbraccio Sisifo

Sesamo ha detto...

Mi rendo conto, capisco come sia sotile e perverso il gioco della memoria; però nei momenti di smarrimento del tuo capestro fiscale hai ritrovato un'altra persona ben più viva e ricca, la vita a volte è così, imprevedibile e senza moduli. Hai dormito veramente meglio?

Luisa ha detto...

Sisifo, la Ferrari manco della burago l ho, e non la vorrei nemmeno, perchè poi la dovrei spolverare.

Sesamo: Sì ho dormito meglio, perchè a volte perdere qualcosa può servire a ritrovarne altre, per questo a volte è meglio che i fatti vadano come vogliono loro.
E' da una vita che penso: ci sono delle giornate in cui non decido io cosa deve succedere, però non ho ancora capito chi sia a decidere.