A 5 anni sistemavo il fieno sui carri.
A 7 anni accudivo le mucche sui pascoli.
A 9 anni spostavo cemento e raddrizzavo i chiodi per farli riusare ai carpentieri.
A 11 anni facevo la baby-sitter alla pari.
A 13 anni servivo caffè e bianchini dietro un bancone di bar.
A 15 anni servivo ai tavoli di un bel ristorante.
A 16 ero in cucina di quel ristorante.
A 19 anni ero in sala mungitura a spremere le tette delle mucche.
A 23 anni facevo la portinaia in città.
A 25 anni lavoravo in una tavola calda.
A 28 anni ho aperto un ristorante.
A 31 anni sono tornata in campagna e allevavo capre, galline oche e coltivavo pomodori e peperoni.
A 36 anni ho fatto la custode di villa e nel tempo libero facevo il mosaico sulle pareti della piscina.
A 38 anni mi sono trovata a lavorare in casa privata dove: stiro, cucino, lavo i pavimenti, taglio il prato, poto le piante, faccio l' imbianchino, mi occupo di 10 cani e 5 gatti.
Se devo essere onesta, questo è solo una parte del mio C.V. e ne sono orgogliosa, ho imparato la sopravvivenza appena sono venuta al mondo.
Se proprio dovesse andarmi tutto male posso sempre scommettere con chi sputa più lontano.
Chissà magari vinco.
4 commenti:
Ho capito allora dove hai preso questa grinta.
Sei un esempio per chi non vuole sporcarsi le mani pe lavorare.
Ciao Un saluto Sisifo
Accidenti, anzi cazzo.
Questo sì che è lavorare.
Ma sei già in pensione da 15 anni allora...
No, per andare in pensione mi manca ancora qualche mese.
Sarà la pensione "Villa Adriana".
In alternatica c'è il " Gallo Rosso".
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