Oggi sorrido perchè penso a quando potevo permettermi di fare gli Auguri a mio papà.
Lui sobbalzava sulla sedia dicendo " Guarda il calendario, che santo è oggi? Io non porto il suo nome e non sono un padre putativo, quindi fammi gli auguri, se te lo ricordi, il giorno del mio compleanno"
Letta così potrebbe anche sembrare una cosa cattiva, ma non per me, mi ha accompagnata per tanti anni, mio padre non si aspettava i Ferrero Rocher o i Poket Coffee, no, lui si aspettava altro da me.
Probabilmente se non fosse morto, (quando io mi sentivo ancora troppo giovane per perderlo)
molto probabilmente, non avrebbe condiviso alcune mie scelte, non importa, so che alla fine mi avrebbe fatto l' occhiolino d' intesa e mi avrebbe fatta sedere sul suo " Scoss" dicendomi " A te non fa paura nemmeno il diavolo"
Adesso che sto invecchiando, la paura ogni tanto fa capolino nella mia testa, allora cerco di cacciarla ricordandomi il sorriso che lui mi ha donato prima di andarsene per sempre, è stato uno dei più bei regali che sia riuscito a farmi, quel sorriso, da un letto d' ospedale dove le malattie me lo stavano rubando.
Quel sorriso, quando ci penso, mi fa sentire figlia di un grande papà.
Nonostante le testata che spesso ci siamo scambiati.
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