giovedì 14 maggio 2009

Giornata indimenticabile.

La sveglia non suona e ho il dubbio di non averla sentita,
mi sveglio tardi, faccio tutto di corsa compreso stirare una camicia,

c'è il mercato, maledetto, maledetto mercato, perchè proprio oggi?

Eh già è giovedì!

"Muoversi che arrivi tardi!

Non arrivo tardi, brucio il tempo, prima di fare la spesa lancio il mio numero di telefono alla cassiera in modo che mi ricarichi il cellulare mentre sono al banco taglio, nel frattempo telefono in farmacia per farmi preparare quello che mi occorre, così evito la fila..E' giovedì porcamiseria...

I dieci minuti di ritardo così sono eliminati...Mi sento brava.

Al cancello tiro un sospiro di sollievo, detesto essere in ritardo per colpa mia e non lo sono..Mi sento brava.

Mentalmente ripasso i lavori che mi ero ripromessa di fare, per le due devo aver finito perchè devo portare a casa gli antibiotici per mia figlia che ha un ascesso.

Alle dieci e un quarto un flash, un dubbio tremendo: Avrò spento il ferro da stiro?

Non posso stare per tre ore con quel dubbio, chiamo il buana e gli spiego che mi devo assentare.

Muoviti, muoviti, sbrigati!

E... Certo la trincia della provincia proprio oggi deve passare?

Evidentemente sì, brucio un po' di tempo accelerando senza stendere nessuno che sta andando al mercato ( devo essere onesta, la voglia c' era).

Casa, cortile, portoncino, chiavi, apro, i cani mi guardano allibiti ( sono fuori orario e non capiscono) il ferro è spento!

Ritorno, veloce, ho poco tempo.

Cancello, telecomando, scala, forbici da potare, nocciolo, agrifoglio e le rose, raccolgo le risulte e le butto nel cassonetto degli sfalci.

Sono in orario.

Mi sento brava!

L' una e mezza, dovrei concimare e bagnare le rose, una parte di me dice:" No è tardi"

L' altra sfida la prima:" Se ti sbrighi ce la fai"

Vince la seconda, concimo e poi bagno, ho quasi finito. in quasi perfetto orario, devo solo scendere dal muretto del giardino,

già, il muretto,lo voglio scavalcare all' indietro, prendo male le misure, cado come un sacco di patate sul salizzo, vi assicuro che il salizzo fa male, molto male, ti si piantano i sassi nei muscoli e fa male.

Mi sento una merda.

Mi rialzo, anche le merde a volte ce la fanno...

Torno a casa, mi metto la mia adorabile tuta, quella che avrà gli anni di Matusalemme e che ha la capacità di consolarmi,

tolgo il cellulare dalla tasca posteriore dei pantaloni, ha una strano sfondo, io ci avevo messo la foto di Pongo che non c' è più, guardo meglio...i cristalli sono andati a farsi fottere, il salizzo ha sfracellato anche loro.

Mi sento sempre più merda,

più IN merda.

Quasi che mi vien da piangere e per non farlo decido di piantare in piena terra quella palma che ho nel vaso da due anni.

Vango il terreno poi trovo un masso, non so la dimensione ma devo prendere il piccone per toglierlo, mi piccono il medio del piede sinistro...

Mi sento sempre più merda e adesso piango, non per il dolore, perchè non mi piace sentirmi così...

Forse non dovevo proprio svegliarmi stamattina, sarebbe stato meglio.

3 commenti:

Sesamo ha detto...

Ero partito "normale", poi via via mi sono stressato con te e adesso mi sento una merda anch'io. Ho guardato anche il cellulare: SANO! Per fortuna. Sabato, oggi, andrà meglio?

Luisa ha detto...

Ciao Sesamo, per il momento è andato tutto meglio, poi, sai non è mica finito il Sabato, stare in guardia, ma doamani giuro che non mi muovo da casa!

silvano ha detto...

capitano le giornate di merda. troppo spesso anche.
ciao.