Lo so, sono ancora per l' ennesima volta in ritardo, perdonatemi, ma in questo periodo mi sembra di avere alle spalle un treno in corsa e io devo essere più veloce se non voglio che il mostro di ferro ipotetico mi faccia a brandelli.
Il non aver tempo per scrviere sul blog non significa necessariamente che io sia fuori dal mondo, che non veda e non senta.
Premesso che il divorzio di Silvio mi fa le pippe ho una mia idea personale ma non è il momento di tirarla fuori, me la sono fatta semplicemente ricordando la Milano bene degli anni a cavallo tra l' 80 e il 90, a volte ravanando nella memoria qualcosa si trova.
In questo momento per esempio mi viene in mente una cosa, quando Veltroni invitò a
-Porta a Porta- Silvio per un confronto diretto e pubblico, quella poltrona è ancora vuota, piena di polvere e ragnatele, chissà perchè, però il nostro caro presidente ha chiesto una poltrona bella nuova per poter chiarire la sua "posizione" sulla fine del suo matrimonio.
Perchè?
Non ho guardato Vespa,
uno perchè mi sta sul cazzo da morire,
due perchè dovrei dare il mio consenso ascoltando chi ha rifiutato, ignorandolo, un invito molto più importante per chi come me si fa un culo a capanna tutti i santi giorni?
Per quanto mi riguarda sarebbe ora di imparare ad imporci chè è una nostra mancanza.
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